VITE PERFETTE

       

Avete presente quel magico “effetto voltapagina” che contraddistingue alcuni libri? Quelli che, una volta iniziati, non riuscite a lasciare fino a quando non ne avete terminato la lettura? Ebbene, è proprio quel che è successo a me con “VITE PERFETTE” di Flavio Artusi, Il Trampolino Publisher, visto che, un paio di ore abbondanti dopo aver incominciato più o meno distrattamente  a sfogliarlo, mi sono ritrovato alla conclusione… senza aver potuto mai staccarne gli occhi nel frattempo!

Mica male, per uno che viene definito e si autodefinisce uno scrittore esordiente. Artusi viene dalla regia cinematografica e televisiva, e si vede. Perché, se non lo avessimo trovato scritto in seconda di copertina, ce lo avrebbero detto le storie dei suoi personaggi: così eccessive eppure così vere… e infatti chi di noi potrebbe dire di non averne condiviso almeno le motivazioni, se non la pratica?

Prese come sono a raccontarci le loro bislacche avventure in una originalissima e coinvolgente prima persona, le creature letterarie di Artusi ci sussurrano impietosamente all’orecchio, una dopo l’altra, i mille segreti e le tante mediocrità ciascuna della propria generazione di appartenenza. Ma come farà l’autore a conoscerle così bene tutte? Delle due l’una: o ha già vissuto tante vite diverse in tanti tempi diversi, o è abituato a osservarle e metterle in scena. Io propendo per la seconda.

Perché è proprio questo il punto, su cui nel libro tutti, nessuno escluso, si arrovellano: che cosa separa il brillante, prevedibile, talvolta monotono svolgimento e sviluppo di una vita perfetta, dal… delirio totale generato dalla sua colpevole distruzione?

Ce lo fanno bene capire a loro spese le due coppie che nel romanzo si incontrano e fronteggiano. Da un lato Giancarlo, benestante farmacista immerso nel suo mondo agiato e ovattato insieme con sua moglie Adele, attenta e cinica pianificatrice di successo e prestigio sociale; dall’altro Eleonora, giovane studentessa vanesia e un po’ zoccola, ed il suo fidanzato Andrea, determinato delinquente di serie B in carriera. Vittime di se stessi e del loro sfortunato incontro ed incrocio, le loro vite perfette non saranno più le stesse, dopo; gettate come vengono all’aria dal destino e da una valanga di terribili errori, come in una moderna tragedia greca. O come in una commedia nera dei fratelli Coen, fate voi.

E a far girare veloce la beffarda trottola del fato che punisce i nostri eroi, una miriade di comparse che ne subiscono ancor più inconsapevolmente la frusta: bambini, suoceri, professori, carabinieri, vicini di casa, tirapiedi e chi più ne ha più ne metta, travolti anch’essi in un balordo vortice cieco che non fa sconti né lascia testimoni, e dove ci si compiace della altrui rovina per non  compiangere la propria.

I tratti di questa sapiente apocalisse borghese ricordano quelli di uno dei modelli che Artusi cita espressamente nell’intervista che precede il testo: il maestro di intrighi Donato Carrisi. Tanto più perché il progetto VITE PERFETTE, dopo aver registrato, a soli pochi giorni dall’uscita del libro, un buon primo risultato di visibilità, potrebbe assai bene mettere a frutto l’ispirazione ed il background autoriale di Artusi  proprio in direzione di un adattamento per il cinema; sviluppo che a maggior ragione potrebbe stimarsi probabile, considerato il credito professionale di cui lo stesso Artusi gode nell’ambiente.     

In attesa dunque che il loro burattinaio e demiurgo decida dei destini sullo schermo delle sue marionette, se, dove, come, quando e con chi debbano apparirivi, godiamoci la lettura e la rilettura di VITE PERFETTE; ripensando alle nostre, di vite, che magari tanto perfette forse non saranno ma, credetemi, considerati i rischi, forse è molto molto meglio così!  

Nel circuito Mondadori Bookstore, nonché on line qui

 

 

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