Cos’avranno mai in comune il paese di Gesualdo in provincia di Avellino, l’Irlanda, i tempi dispari della musica balcanica, una bustina di thè ed una web radio?
Io l’ho scoperto sabato scorso, allo showcase di presentazione di “Just for taste”, il nuovo, secondo album dei Là Nua, dinamico trio irpino votato all’esplorazione sonora del folk della magica Isola Verde.
Eravamo al The Basement di Gesualdo, il gioiello di studio di registrazione nato come per incanto dal nulla e dal genio di Francesco Scauzillo, al di sotto delle volte in pietra di un antico palazzo, e oggi consolidato punto di riferimento delle produzioni musicali in zona, e non solo. Francesco, d’altronde, vanta un’esperienza decennale di fonico e live stage manager per artisti di fama mondiale (Goran Bregovic, Francesco De Gregori, Dee Dee Bridgewater e Sarah Jane Morris, tanto per citarne alcuni).
Il trio dei Là Nua (“giorno nuovo” in gaelico) ha invece esordito due anni fa con un interessante progetto musicale strumentale, che rielabora e ripropone la tradizione irlandese in chiave sofisticata e stilosa, smorzandone la componente popolaresca a favore di eleganti incursioni in atmosfere jazzate ed a tratti piacevolmente lounge, con compiaciute strizzate d’occhio a reminiscenze prog e richiami di world music. L’attualità ed il fascino del loro mood, molto in linea con l’evoluzione che questo filone musicale sta vivendo nella stessa Irlanda, ha già valso loro nell’ottobre 2013 una apprezzatissima partecipazione al John Dwyer Traditional Fest di Waterford, della quale restano indimenticate le sessions in appoggio alla grande voce di Cathy Jordan dei Derwish.
E così Francesco Brusco (chitarra acustica, bouzouki), Gabriele Moscaritolo (fisarmonica, whistles) e Giuseppe De Gregorio (percussioni, chitarra ritmica) tornano oggi a farci assaggiare il loro “blend” di sapori sonori (capita ora la ragion d’essere della bustina di thè ricevuta in omaggio?) in un contesto se vogliamo ancor più raffinato e accattivante, che tra l’altro sempre meno disdegna l’apporto di loro delicate e mature composizioni originali (tra le più riuscite, “Rue d’Anvers” e “Twinkle of January”). Just for taste, appunto: mai espressione risultò più azzeccata di questa.
E noi ce li siamo gustati tutti, questi deliziosi momenti di showcase, a partire dal meraviglioso studio aperto alle nostre curiosità e domande, agli imprevedibili gadgets, alle immancabili, generose e ghiotte esecuzioni dal vivo in anteprima, alla incalzante diretta radiofonica della bravissima deejay Martina Ciccone di Radio Give Me Five, ai tanti ospiti intervenuti a rappresentare il mondo della musica e della stampa. E che altro dirvi a questo punto, se non che adesso tocca a voi provare… just for taste!
(Foto: Pellegrino Tarantino)