Un ferroviere in pensione percorre a piedi i binari della sua tratta dismessa, come se questo semplice gesto potesse bastare a riportarla in vita; due nostalgici filoborbonici rievocano i fasti di un regno di duecento e più anni fa, inseguendo il mito di una terra ricca, fertile, tecnologicamente ed amministrativamente evoluta; un giovane attivista trasversale si batte contro le istituzioni e la cattiva poltica per conquistare al territorio la sua piena autonomia gestionale e decisionale; una band di ispirazione celtica e di stretta osservanza pagana vive nel suo stretto rapporto con la natura la realizzazione del proprio sogno estetico e filosofico del ritorno ad un Medioevo ideale, cavalleresco e perfetto; un mistico laico della montagna affida ai propri silenzi la descrizione dello stupore e della gioia di vivere e perdersi al centro dell’universo creato, benigno e indifferente.
Tutt’intorno, le ombre dello sfruttamento energetico selvaggio che si allungano minacciose: pale eoliche, elettrodotti, discariche e impianti petroliferi daranno il colpo di grazia a questa fragile provincia? O saranno invece i diversi sogni dei suoi diversamente gloriosi passati a rievocarne, come in ogni leggenda che si rispetti, un futuro ancor più fulgido?
Irpinia sogna. Un documentario di Carlo Crescitelli, con Anna Cefalo, Francesco Celli, Emilio Cozza, Pietro Mitrione, Luca Nacca, Vito Rago, Gennaro Riola.
Rassegna stampa:
Orticalab del 12.6.15 “Irpinia Sogna: il primo docu-film di Carlo l’antiviaggiatore”
di Lara Tomasetta
Ottopagine.it del 17.7.15 “Carlo, l’Indiana Jones irpino alla scoperta della città”
di Andrea Fantucchio
Ottopagine.it del 26.7.15 “I sogni dell’Irpinia nel documentario di Crescitelli”
a cura della redazione
Il Quotidiano del Sud dell’8.8.15 “Irpinia sogna” nella terra di mezzo (qui sotto)
di Lucia Di Milia